Le tecniche di perforazione dovranno essere le più idonee in relazione alla natura del terreno attraversato. In particolare dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti atti ad evitare il franamento delle pareti del foro, la contaminazione delle armature, l’interruzione e/o inglobamento di terreno nella guaina cementizia che solidarizza l’armatura al terreno circostante.
Di norma le perforazioni saranno quindi eseguite in presenza di rivestimento, con circolazione di fluidi di perforazione per l’allontanamento dei dettati e per il raffreddamento dell’utensile.
I fluidi di perforazione potranno consistere in:
Previa comunicazione alla Direzione Lavori potrà essere adottato la perforazione senza rivestimenti, con impiego di fanghi bentonitici.
La perforazione “ a secco” senza rivestimento non è di norma ammessa; potrà essere adottata, previa comunicazione alla Direzioni Lavori, solo in terreni uniformemente argillosi, caratterizzati da volari della coesione non drenata cu che alla generica profondità di scavo H soddisfino la seguente condizione:
cu ≥ Y H/3
dove :
Y = peso di volume totale
La perforazione "a secco" è ammissibile solo dove possa essere eseguita senza alcun ingresso in acqua nel foro.
La perforazione a rotazione a secco, o con impiego di aria è invece raccomandata in terreni argillosi sovraconsolidati. Nel caso di impiego della roto-percussione, sia mediante martello a fondo-foro che mediante dispositivo di battuta applicati alla testa di rotazione (tipo sistema KLEMM ), l’Impresa Esecutrice dovrà assicurare il rispetto delle norme DIN 4150 (parti I e II, 1975; parte IV, 1986), in merito ai limiti delle vibrazioni. In caso contrario per modalità di impiego della roto-percussione ed i necessari provvedimenti dovranno essere comunicati alla Direzione Lavori.
La Direzione Lavori, a sua discrezione, dovrà richiedere all’Impresa Esecutrice di eseguire misure di controllo delle vibrazioni indotte, con oneri e spese a carico della medesima Impresa Esecutrice.
La tipologia delle attrezzature ed i principali dettagli esecutivi dovranno essere comunicati dall’Impresa Esecutrice alla Direzione Lavori.
Se richiesto dalla Direzione Lavori, in relazione a particolari condizioni stratigrafiche o all’importanza dell’opera, l’idoneità di tali attrezzature di esecuzione sarà verificata mediante l’esecuzione di prove tecnologiche preliminari.
I micropali dovranno essere realizzati nella posizione e con le dimensioni di progetto, con le seguenti tolleranze ammissibili, salvo più rigorose limitazioni indicate in progetto:
Le specifiche che seguono integrano le prescrizioni di Norma, che si intendono qui integralmente richiamate.
Le armature dovranno soddisfare le prescrizioni delle normative di riferimento per le costruzioni in cemento armato ed essere conformi al progetto.
Le armature metalliche saranno di norma costituite da barre ad aderenza migliorata; le armature trasversali dei micropali saranno costituite da staffe o da una spirale in tondino, esterne ai ferri longitudinali: I micropali costruiti in zona sismica dovranno essere armati per tutta la lunghezza.
Le armature verranno pre-assemblate fuori opera in “gabbie”; i collegamenti saranno ottenuti con doppia legatura in filo di ferro e/o morsetti: Le gabbie di armatura, all’atto della messa in opera, dovranno essere perfettamente pulite ed esenti di ruggine: Le armature saranno dotate di opportuni distanziatori atti a garantirne la centratura nel foro con un copriferro netto minimo di 4 cm.Rispetto al diametro nominale del foro. Per i distanziatori in plastica, al fine di garantire la solidarietà con la miscela cementizia, è necessario che la loro superficie sia forata per almeno il 25%. I centratori saranno posti a gruppi di 3-4 regolarmente distribuiti sul perimetro e con spaziatura verticale di 3 - 4 cm.
E’ prescritto l’impiego di tubi aventi caratteristiche geometriche e qualità dell’acciaio conformi a quanto indicato nei disegni di progetto.
I tubi dovranno essere del tipo senza saldature, con giunzioni a mezzo di manicotto filettato esterno. Le caratteristiche delle giunzioni(filettatura, lunghezza, sezioni utili) dovranno consentire una trazione ammissibile pari almeno all’80% carico ammissibile a compressione. Le valvole di iniezione, ove previste, saranno del tipo a “manchette”, ovvero costituite da una guarnizione in gomma, tenuta in sede da due anelli metallici saldati esternamente al tubo, sul quale, in corrispondenza di ciascuna valvola, sono praticati almeno 2 fori Æ 8 mm.
Le caratteristiche geometriche e meccaniche dei profilati dovranno essere conformi a quanto prescritto nei disegni di progetto. Di norma i profilati dovranno essere costituiti da elementi unici. Saranno ammesse giunzioni saldate, realizzate con l’impiego di adeguati fazzoletti laterali, nel caso di lunghezze superiori ai valori degli standards commerciali (12 ÷ 14 metri): Le saldature saranno dimensionate ed eseguite in conformità alle normative. La Direzione Lavori si riserva la facoltà di richiedere che il saldatore abbia la qualifica a norma UNI 4634.
Il cemento da impiegare dovrà essere scelto in relazione alle caratteristiche ambientali considerando, in particolare, l’aggressività dell’ambiente esterno.
Gi inerti saranno di norma utilizzati solo per il confezionamento di malte da utilizzare per il getto dei micropali a semplice cementazione. In relazione alle prescrizioni di progetto l’inerte sarà costituito da sabbie fini, polveri di quarzo, polveri di calcare, o ceneri volanti. Nel caso di impiego di ceneri volanti, ad esempio provenienti dai filtri di altoforni, si dovrà utilizzare materiale totalmente passante al vaglio da 0,075 mm.
Si utilizzerà acqua di cantiere, dolce, le cui caratteristiche chimico-fisiche dovranno soddisfare i requisiti di Norma.
E’ ammesso l’impiego di additivi fluidificanti non aeranti. L’impiego di acceleranti potrà essere consentito solo in situazioni particolari. Schede tecniche di prodotti commerciali che l’Impresa Esecutrice si propone di usare dovranno essere inviate preventivamente alla Direzione Lavori per informazione.
Di norma la resistenza cubica da ottenere per le malte e per le miscele cementizie di iniezione deve essere:
Rck ≥25 Mpa
A questo scopo si prescrive che il dosaggio in peso dei componenti sia tale da soddisfare un rapporto acqua/cemento:
a/c ≤ 0,5
La composizione delle miscele di iniezione, riferita ad 1 m3 di prodotto, dovrà essere la seguente:
acqua: 600 kg
cemento: 1200 kg
additivi: 10 ÷20 kg
con un peso specifico pari a circa
y = 1,8 kg/dm3
Nella definizione della formula delle malte, prevedendo un efficace mescolazione dei componenti atta a ridurre la porosità dell’impasto, si può fare riferimento al seguente dosaggio minimo, riferito ad 1 m3 di prodotto finito:
acqua: 300 kg
cemento: 600 kg
additivi: 5 ÷10 kg
inerti: 1100 ÷1300 kg
Le miscele saranno confezionate utilizzando impianti a funzionamento automatico o semi-automatico, costituiti dai seguenti principali componenti:
Bilance elettroniche per componenti solidi
Vasca volumetrica per acqua
Miscelatore primario ad elevata turbolenza (min. 1500 giri/min)
Vasca di agitazione secondaria e dosatori volumetrici, per le miscele cementizie
Mixerper le malte.
La tipologia e la frequenza dei controlli da eseguire è indicata sulla Specifica di Controllo Qualità.